lunedì 25 gennaio 2016

Che Blizzavd!!!


Inizio scoppiettante per le due persone che capiranno il titolo (ciao Paolo!).
Ringrazio tutti quelli che mi hanno dedicato un pensiero credendomi morto o intrappolato nel piu' classico dei Blizzard... la realta` e` che ero impegnato a vivere una nuova saga (che credo durera` dalle 5 alle 6 puntate) e che pensavo di intitolare "la motonave a Honduras". Anticipo che sulle motonavi di qui non c`e` il pignatello e la fritturina mista, ma soprattutto non c`e` il wifi, a meno che ovviamente li riempi di soldi, quindi sono scomparso da tutto i radar.
Sono tornato nuovamente nei pressi di Localita` Segreta, in provincia di Houston, da cui ripartiro` domani. Visti i mezzi di fortuna pensavo un po` di fare un prequel, perche` col blog non sono riuscito a star dietro al corso degli eventi. Volevo quindi introdurre l`argomento del matrimonio negli USA, una guida pratica di come funziona e perche` e` preferibile a quello italiano.
Funziona cosi'. Serve un passaporto valido e possibilmente una sposa valida, ancor meglio se validissima.
Valida ovvero americana, con passaporto americano. Si va in un ufficio che qui chiamano "Corte".
Noi siamo andati nel quartiere cubano, in mezzo ai pastellitos e ai cortaditos.
Siamo arrivati in una splendida giornata invernale, sui 26-27 gradi e siamo entrati nella corte, dove l`aria condizionata ci ha fatto subito ripiombare nell`inverno piu` rigido.
C`e` un ufficio con un paio di impiegati, il rotolino dei numerini come alla COOP e nessuno in attesa. Non prendiamo neanche il numerino e ci sediamo, con l`impiegata che ci chiede di compilare un form. Compiliamo il form (richiede 3/4 minuti). Controlla i dati, controlla i passaporti.
Tutto ok. Poi inizia quella che il suo collega definisce "my favourite part of the job"... i due sposi alzano le mani in segno di giuramento e giurano che i dati riportati sul form sono corretti.
Che romantic!
Io che mi aspettavo di promettere eterno amore, nelle intemperie e in tempi di cassaaaa!!, affrontando piu` avversita` di Leonardo di Caprio quando viene abbandonato al freddo e al gelo, e sono invece qui a giurare che i dati del mio passaporto sono corretti. Che poi sono abbastanza convinto che gli impiegati ti facciano la supercazzola, nel senso che parlano cosi` veloce che ci possono infilare qualunque cosa, tipo che your butt is super stinky. E tu ovviamente, essendo il piu` delle volte straniero, figurati se non giuri.
Fatto questo, per evitare che la gente si sposi a cazzo, ci sono due opzioni:
- frequentare un corso di 4 ore alla corte e sposarsi alla corte dopo 4 ore
- attendere 3 giorni (che immagino sia il tempo medio per far passare una sbronza di Margarita in offerta 2 x 1, come si usa fare qui quando e` torrido).  Poi si torna alla corte e per soli 20 euro ci si sposa.
Fine.
Questa e` la burocrazia qui, per il matrimonio.
Noi optiamo per l`opzione numero 3, ovvero prenderemo il nullaosta dopo 3 giorni e poi ci sposeremo sulla spiaggia o da qualche parte, basta trovare uno che millanti di poter officiare il matrimonio, il classico Elvis che si vede nei film.
Ma di questo parlero` in un altro episodio.
In Italia ci avevano chiesto di andare all`ambasciata a Firenze, passare una notte in questura, passare una notte a Napoli dove c`e` non so cosa  - farsi rilasciare 15 lasciapassare con visto notarile, chiedere un permesso di soggiorno praticamente impossibile perche` il legislatore Cacciapuoti non ha previsto che qualcuno possa vivere in Italia venendo dagli Usa e lavorando online, richiedere un visto postumo all`ambasciata italiana a Miami, ovviamente apostillato e tradotto e ovviamente smenarci una barca di soldi, per garantire la sempiterna efficienza ai nostri organi amministrativi.
Ci sta a quel punto che fai prima ad arrivare col barcone.


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