giovedì 4 febbraio 2016
La motonave a Honduras: LA SAGA
Nella foto sfoggio quel bel sorriso rilassato di una persona che si vede che è in vacanza e se la spassa, ah come lo invidio! Spero gli succeda qualche sfiga..
In realtà, dopo aver abbandonato la casa che sussurava di nicotina, dopo esserci trovati un cane in macchina di cui dobbiamo ancora raccontare la storia, dopo aver abbracciato la nostra condizione di senzatetto Riserva, dopo esserci rifugiati nella misteriosa località di Houston, Texas.. ci siamo detti.. Ma perchè non andare finalmente in viaggio di nozze concedendoci tipo una crociera che parta appunta dalla misteriosa località di Houston, Texas e faccia un giro per i caraibi?
A Houston il clima è freschino, diciamo un marzo bolognese, ma le destinazioni sono Messico, Honduras e Belize. Messico dove la tequila è regina, Belize tutti giorni un barile (di rhum) e Honduras, che non fa rima con niente ma quando ero piccolo il nome mi ha sempre fatto ridere. Come Akragas.
Sin da quando sono piccolo sogno una crociera - ricordo che i miei genitori ci portavano sempre in vacanza nella splendida cornice di Misano Adriatico. Io, appoggiando i miei piccoli piedini sulla soffice spiaggia, guardavo in lontananza e sognavo di fare un viaggio sulle motonavi allora più in voga: Il Tigre e la Palma di Majorca. La Palma di Majorca sembrava una corazzata ai miei occhi, anche se aveva la lunghezza di una decina di pedalò legati insieme. Veniva vista come il modello di lusso più sfrenato, faceva il giro dell'Adriatico e si spingeva, per i più avventurosi, fino a destinazioni impervie ed esotiche, tipo Rimini. Il megafono annunciava che a bordo sarebbe stato servito ottimo vino della casa (che la mia fantasia trasformava subito in aranciata della casa) e del freschissimo pese fritto (e io qui mi immaginavo calamari e gamberi come piovesse).
C'era poi l'altra motonave, il Tigre. Non La Tigre. Il Tigre. Circa 3 pedalò legati insieme, sempre stipata all'inverosimile di gente in piedi (non penso esistessero sedie o comodità) offriva per un prezzo minore le stesse cose, ma non poteva pubblicizzarla perchè "Oscia, se accendi il megafono, affonda" come era solito dire il capitano Cacciapuoti, un feldmaresciallo Napoletano che aveva fatto fortuna al Nord fingendosi romagnolo e guidando natanti e sarebbe presto stato promosso alla Costa Concordia, ma questa è un'altra saga.
Il Tigre offriva gli stessi servizi per il viaggio di andata, il viaggio di ritorno non era mai garantito.
Per questo motivo prendevano su solo gente che sapesse nuotare.
Comunque, non sono mai salito sul Tigre, ma mille volte sono andato sulla banchina a vedere la gente che saliva e scendeva - se chiudo gli occhi riesco ancora a vedere nitidamente le linee blu sbidadite della "nave" e la gente che in sottofondo vomital'anima.
Ed ora, felicemente sposato, posso finalmente salire su una motonave anch'io e godermi una crociera all inclusive asterisco. All inclusive asterisco significa: cibo gratis e alcolici e bevande gassate escluse. Sono già andato parecchio lungo e direi che lascerò la prossimo post la descrizione della snella procedura per l'imbarco e delle prime impressioni.
Nel frattempo state benone e gioite a tutte l'ore, che di diman certezza non sen ricorda.
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